SIENA – Prima storica semifinale per il Banco di Sardegna Sassari, e per bagnare una così scintillante prima volta l’incrocio ha deciso che saranno i Campioni d’Italia della Montepaschi a sbararre la strada ai sardi, o almeno ci proveranno. La serie, diciamolo subito, ha un pronostico indiscutibile che vede favorita la Montepaschi, Campione d’Italia negli ultimi 5 anni consecutivi, che può vantare un roster decisamente più lungo ed affidabile di quello a disposizione di Meo Sacchetti, può vantare una fisicità superiore ed un’abitudine a giocare certe gare e certe serie che gli uomini in biancoblu non hanno, non ultimo il fattore campo arride ai biancoverdi che, quindi, partono indiscutibilmente favoriti.
Anche i precedenti di quest’anno, tra le due formazioni, ci dicono di una superiorità senese indiscussa, gli uomini di Simone Pianigiani hanno infatti vinto in 3 occasioni su altrettante partite giocate contro Sassari violando il palasport sardo nella partita di andata con un eloquente 91-75, replicando nel quarto di finale di Torino in occasione della Final Eight di Coppa Italia con il risultato finale di 70-60 e, infine, rimandando ancora battuti gli uomini di Sacchetti al termine della gara di ritorno di regular season per 92-85.
Tutto questo, però, da lunedì sera conterà meno di zero, i playoff sono tutta un’altra musica, innanzitutto il peso del pronostico e quindi la necessità di non poter sbagliare è tutto sulle spalle di Siena, con Sassari che giocherà con la leggerezza di chi sa di non aver nulla da perdere. Inoltre il fattore motivazionale e quello psicologico costituiscono da sempre aspetti fondamentali delle gare di playoff e poi, non dimentichiamolo, Sassari sta giocando dall’inizio dell’anno un basket scintillante, i suoi giocatori si divertono a calcare il parquet, traspare la fiducia e la convinzione che trasmette loro colui che è stato proprio recentemente premiato come l’Allenatore dell’Anno e cioè quel Romeo Sacchetti uomo rotto a tutte le esperienze. Nulla di scontato, quindi, e tanto meno nulla di facile per Siena che sarà chiamata ad esprimersi al meglio per aver ragione di una squadra coriacea come quella sarda.
Sacchetti potrà fare conto sulla classe dei due Diener, Travis e l’ex Drake, che portano punti, regia, tiro da tre, leadership, potrà contare anche sul duo Hosley-Easley coi due mori che danno sostanza sotto i tabelloni e su Plisnic assente nell’ultima sfida di campionato tra le due squadre. La pattuglia degli italiani è guidata dal figlio del coach, Brian, e composta da Devecchi, Metreveli, Pinton e da capitan Vanuzzo eroe di gara-3 a Bologna con l’incredibile tripla della vittoria scagliata a mezzo secondo dal suono dell’ultima sirena.
Pianigiani, dal canto suo, avrà il solito dilemma dei tre da tenere fuori, fino ad oggi nella serie contro Varese Rakocevic e Maciulis sono sempre andati in tribuna mentre Moss e Thornton si sono alternati in campo. Moss è sembrato ancora un po’ indietro dopo l’operazione all’inguine ma è sicuramente l’uomo più importante, insieme a Stonerook, nello scacchiere difensivo senese. Crediamo che comunque le scelte dello staff tecnico biancoverde non si discosteranno molto da ciò che è successo contro Varese, e pertanto siamo orientati a pensare che i dodici di lunedì sera saranno gli stessi di gara 1 contro la Cimberio con Rakocevic, Maciulis e Moss in tribuna.
Sassari è pericolosissima nel tiro dall’arco avendo il secondo record della Lega dopo Cantù, lo è un po’ meno sotto canestro visto che è terzultima nella statistica dei rimbalzi a pari merito proprio con la Montepaschi che ha, ormai lo sappiamo, nella scarsa incisività nel pitturato il suo tallone d’Achille. Si scontreranno i due migliori attacchi del campionato, con Siena che si fa leggermente preferire con 82,5 punti a partita contro gli 80,7 di Sassari, ed è quindi verosimile prevedere una serie scoppiettante. Un pronostico? Diciamo Montepaschi ma assolutamente non un 3-0, difficile infatti pensare di violare con facilità un parquet sul quale sono passate solo Siena e Milano, cioè le due regine del campionato.
Alessandro Lami