REGGIO CALABRIA – L’urlo di liberazione del Botteghelle alla fine dei 40 minuti certifica che la Viola è tornata, qualora se ne fosse mai andata. La prestazione offerta contro Castelletto però è ben diversa dalle ultime, innanzitutto perché permette di ritrovare la W che mancava da ben tre giornate, ma soprattutto perché i dieci di Ponticiello, per l’occasione in completo arancio-nero come non si vedeva dalla prima giornata di questa sempre più avvincente e combattuta DNA, tornano a giocare come collettivo senza affidarsi alle giocate dei singoli che tanti danni avevano arrecato nelle partite precedenti. Il risultato è che la vincitrice della Coppa Italia deve inchinarsi ad una squadra ritrovata e finalmente capace di mantenere alta l’attenzione a partire dal primo istante di gioco, anche se come al solito il meglio i reggini lo danno nel secondo tempo, con una difesa forte che frutta tante palle recuperate e, questa volta dobbiamo dirlo, tanti rimbalzi catturati nei momenti decisivi dell’incontro, fattore questo che ha rappresentato la nota stonata per larghi tratti della stagione. Castelletto può recriminare perché fino a metà del terzo quarto era rimasta benissimo in partita, subendo però poi l’allungo della Viola fino al +13 firmato Germani e riuscendo poi nell’impresa di riaprire la gara a pochi minuti dal termine, portandosi a sole due lunghezze dai neroarancio che però, di lì a poco, avrebbero chiuso la pratica grazie ad una tripla di Fabi e un Piazza versione cecchino dalla linea della carità.
Serata no al tiro di del playmaker bolognese che non condiziona però il gioco della sua squadra, fornendo assist a ripetizione e fungendo come suo solito da principale recupera palloni, note positive invece dal solito Fontecchio che sforna una doppia doppia da 18 punti e 9 rimbalzi, ben coadiuvato da Rugolo e un Quaglia alla seconda partita positiva di fila.
I quintetti: la Viola parte con i soliti cinque, Piazza, Rugolo, Fabi, Fontecchio e Ammannato; Castelletto deve invece far fronte alla pesante assenza di Bolzonella e schiera Simoncelli, Ceron, Ranuzzi, Ihedioha e Pazzi. Il primo quarto inizia subito con la Viola che da l’impressione di non essere con la testa nel match: Castelletto si porta subito avanti fino al 2-7 grazie a un super Pazzi che si procura anche un antisportivo ai danni di Ammannato, Ponticiello però passando subito alla zona riesce a far si che i suoi subiscano di meno e al 4’ arriva il primo vantaggio targato Fontecchio (10-9), che insieme ad Ammannato domina sotto le plance nei primi 10’ di gioco mettendo a segno ben 9 punti dei suoi 18 totali. La Viola scappa fino al +6 con Rugolo ma Castelletto accorcia le distanze portandosi a sole due lunghezze di svantaggio alla fine del primo quarto con Ranuzzi, 22-20 il punteggio. Neroarancio comunque più pimpanti e decisamente diversi rispetto a quelli visti nelle ultime uscite.
Il secondo periodo si apre con l’esordio di Quaglia da un lato e Prelazzi dall’altro nel match. Castelletto trova subito il pari con il nuovo entrato, botta e risposta Caprari-Simoncelli, la Viola prova quindi una nuova mini fuga con Piazza prima in versione realizzatore (1/2) e poi assistman per il solito Fontecchio, gli ospiti però non ci stanno e riescono addirittura a portarsi avanti con la tripla di Ranuzzi, particolarmente attivo nei primi 20’. Sotto le plance però si fa sentire Quaglia, che mette tre canestri di fila e permette alla Viola di allungare ancora (33-29 al 15’), i quattro punti di vantaggio che si manterranno tali fino al 18’ non bastano ai neroarancio per chiudere avanti anche la seconda frazione, perché nei due minuti finali qualcosa si inceppa nei meccanismi dei padroni di casa e Castelletto ne approfitta, piazzando un parziale di 0-7 che, complice anche un clamoroso errore nel finale di Ammannato da sotto, fa sì che il tabellone reciti 38-41 al suono della sirena.
I primi due minuti dopo il ritorno in campo vedono il susseguirsi di un errore dopo l’altro da parte di entrambe le squadre, forse consce dell’importanza del match che potrebbe valere oro per entrambe. A sbloccare il tabellone ci pensa Rugolo che sfrutta parzialmente il terzo fallo di Ihedioha con un 1/2 dalla lunetta, i lunghi neroarancio combattono ancora sotto le plance ma Simoncelli, dopo un iniziale 0/6 dalla lunga distanza, spara la prima bomba della sua partita che significa nuovo vantaggio Castelletto (43-44 al 24’). Tocca ancora a Rugolo caricarsi sulle spalle il peso della sua squadra, il reggino doc non si fa pregare e mette quattro punti in rapida successione, Garelli deve chiamare timeout perché la sua squadra non gira come vorrebbe ma la musica non cambia, perché dopo l’illusorio canestro di Damiani la Viola piazza un parziale di 11-2 con la tripla finale di Fabi che fa esplodere il Botteghelle che vede la Viola volare fino al +11 con in quale si chiude il terzo parziale (59-48).
Il quarto periodo appare come di ordinaria amministrazione per una Viola ritrovata, ma se fino al 34’ il vantaggio rimane invariato (61-51) così non si può dire dei minuti successivi: Fabi firma il +12, Sanguinetti e Ihedioha mettono due bombe atomiche dall’arco, Rugolo limita i danni in penetrazione, 0-6 di parziale per Castelletto che si porta a sole due lunghezze di svantaggio (65-63), tocca quindi a Sabbatino segnare due punti facili ma Simoncelli non perde tempo e risponde quasi subito, la Viola costruisce un buon tiro e la responsabilità della conclusione ricade sul gaucho Fabi, che mette la tripla ed esulta battendosi i pugni sul petto. Bomba fondamentale per le sorti del match neroarancio, con Castelletto che subisce il colpo e perde la bussola in attacco, non riuscendo più a costruire tiri puliti e gettando al vento l’unica facile occasione di realizzare con Ihedioha (0/2 nella bolgia del tifo di casa), la Viola riesce quindi a gestire bene il vantaggio e anzi lo incrementa con i liberi di Piazza, a nulla valgono le conclusioni finali dei bianchi ospiti che servono solo a cambiare il volto a un copione già scritto. Vince la Viola, i tifosi e la squadra possono far festa, 77-69 il risultato finale.
La Viola si mantiene così in corsa per la salvezza/promozione in Silver diretta, senza dover passare dai playoff, ma in questo senso saranno decisive le prossime sfide, si torna infatti già in campo giovedì con la difficile trasferta a Latina che ha trovato in Carrizo il suo trascinatore. Castelletto invece dovrà stare attenta all’attacco di Casalpusterlengo ai suoi danni al posto playoff, la lotta è infatti più che serrata con cinque squadre in due soli punti e la prossima sfida per i piemontesi non sarà delle più semplici, ci sarà da affrontare infatti la Paffoni Omegna in un derby molto sentito fra le due tifoserie.
Viola Reggio Calabria 77-69 SBS Castelletto (22-20, 16-21, 21-7, 18-21)
Viola Reggio Calabria (da due 22/45, da tre 5/14, tiri liberi 18/23): Piazza 7, Rugolo 16, Fontecchio 18, Fabi 8, Ammannato 5, Quaglia 9, Sabbatino 2, Germani 4, Ricci 0, Caprari 8. Allenatore: Francesco Ponticiello.
SBS Castelletto (da due 17/31, da tre 8/30, tiri liberi 11/19): Simoncelli 17, Ranuzzi 11, Ceron 10, Pazzi 9, Ihedioha 3, Sanguinetti 7, Prelazzi 6, Damiani 6, Marusic ne, Minoli ne. Allenatore: Luigi Garelli.
Arbitri: Davide Scudiero di Milano – Andrea Agostino Chersicla di Erba (CO).
Paolo Malara