Senza Keith Langford, ovvero il miglior giocatore della squadra e, perchè no, un potenziale MVP della stagione di eurolega, non sarà semplice per Milano provare ad archiviare la pratica Efes. La partita dell’andata con il tiro di Planinic poteva essere la via che portava al baratro, invece Milano da quel momento si è compattata e ha mostrato il suo lato migliore.
EA7 Emporio Armani Milano. Vincere questo match vorrebbe dire fare il definitivo passo verso la qualificazione (già matematica in caso di sconfitta contemporanea di Panathinaikos e Malaga), ma potrebbe voler dire mettersi anche in una posizione privilegiata per il secondo posto. Questo vorrebbe dire evitare l’accoppiata Real Madrid e CSKA nel turno ad eliminazione diretta. Ma coach Banchi vuole pensare solo a brevissimo termine.
“Quella con l’Efes è una sfida che nasconde tante insidie legate soprattutto al momento che i nostri avversari stanno attraversando. Al di là del fatto che occupino l’ultima posizione nella classifica del girone, sul campo sono stati competitivi contro ogni squadra come testimoniato anche dalle sconfitta in volata degli ultimi turni di Eurolega. Dovremo approcciare questa gara consapevoli che servirà uno sforzo da parte di tutti per sopperire all’assenza di Keith Langford e tenere a distanza un avversario che per talento, profondità di organico, caratteristiche fisiche ha le armi che servono per giocare alla pari con tutti
Efes Pilsen Istanbul. Con un record di 2-8 la squadra turca non ha velleità di qualificazione, ma come ha dimostrato la scorsa settimana contro il Panathinaikos, da qui a farsi passar sopra dagli avversari ce ne passa. Sembra alle spalle il periodo nero che ha caratterizzato queste top 16, ma ormai i buoi sono scappati, anche se c’è sempre tempo per difendere l’onore. In campionato occupano la terza piazza e sono reduci dalla confortante vittoria per 99-65 sul campo del non irresistibile Ederne.
Angelou avrà a disposizione tutta la sua rosa, che è notorio essere assai profonda, anche se non sempre sintonizzata sulla stessa lunghezza d’onda.
Sicuramente il duo da tenere d’occhio è Savanovic-Gordon, che sono in grado con il loro talento e la loro versatilità, di mettere in difficoltà i pariruolo avversari.