Un lunedì sera d’ordinaria amministrazione per Milano che archivia in tranquillità la pratica Pesaro. Non c’è mai partita per l’abissale differenza tra le due squadre e l’EA7 può permettersi di “riposare” in vista del match di mercoledì contro il Barcellona.
L’inizio di Milano è prevedibilmente letargico, con poca intensità e ancor meno lucidità. Pesaro non brilla, ma sul canestro dell’8-2 di Petty, obbliga coach Banchi al timeout.
La strigliata porta i suoi frutti con i cinque punti di Moss e il sorpasso di Lawal subentrato a un falloso Samuels. Appena si apre un po’ il campo, Milano scappa con i canestri di Gentile e Kangur, prima che Musso non sigli il -10 sulla sirena.
Anche il secondo quarto parte con le marce basse di Milano che perde tre palloni in fila e subisce un 7-0 di parziale che riporta Pesaro a contatto.
Ci pensano cinque punti di Cerella a ristabilire le distanze. Trasolini è il più in palla per i suoi e segna sei punti, mentre Turner è un fantasma, annullato dalla difesa di Moss.
Banchi fa largo uso dei suoi uomini ruotando molto e dando molto spazio a Wallace e alle seconde linee.
Pesaro non riesce a gestire le accelerazioni di Milano che, mettendo meno della metà della solita intensità, riesce ad andare comodamente a +20.
Anche nel secondo tempo la musica non cambia. Petty prova con due triple a dare brio ai suoi, ma è anche l’unico a vedere il canestro e a realizzare qualche punto. Anosike è assolutamente assente, Turner non s’iscrive mai al match e senza i propri americani, Dell’Agnello non può pensare nemmeno lontanamente di rimanere in partita.
Il distacco oscilla sempre sui venti punti abbondanti e per questo c’è spazio per il nuovo acquisto Athinaiou che dimostra le sue qualità di discreto passatore.
La partita è ampiamente in ghiaccio dopo trenta minuti con il risultato di 74-48.
Gli ultimi dieci minuti sono puro garbage time di una partita che ha un’attendibilità quasi nulla per entrambe le squadre.
Milano consolida i sei punti di vantaggio sulle dirette inseguitrici, mentre Pesaro è alle prese con una squadra che, a livello di talento, fa troppa fatica a competere a questo livello.
EA7 Emporio Armani Milano – Victoria Libertas Pesaro 95-64 (25-15, 24-17, 25-16, 21-16)
Quotes:
MVP: Bruno Cerella. Gioca ogni minuto in campo come se fosse l’ultimo della sua vita. Ne segna anche 11 ad impreziosire la sua solita sostanza.
WVP: Elston Turner. Mai in partita per la difesa di Moss, non riesce a produrre una singola giocata positiva in tutto il match.