Cucciago (CO), 20 maggio 2014 – Dopo una gara intensa e dai contenuti agonistici elevati, l’Acea Roma si aggiudica con pieno merito il primo round di una serie Playoff che si preannuncia all’insegna dell’equilibrio e della imprevedibilità. L’Acea sfrutta con opportunismo la serata di vena dei suoi giocatori più esperti come Bobby Jones e Phil Goss e l’estro del campione Jimmy Baron unita ad una prova superlativa del rookie Halil Kanacevic. Magnifica la serata di Trevor Mbakwe, fattore determinante sotto le plance insieme al più che positivo Quinton Hosley.
L’Acqua Vita Snella di contro si oppone alla forte formazione ospite, la migliore fuori casa durante la regular season, con Jenkins e Ragland su tutti, e Aradori e Leunen a garantire forma e sostanza. Serata estremamente negativa in proporzione al minutaggio loro concesso, di Adrian Uter e Stefano Gentile, apparsi ancora in ritardo per una condizione fisica accettabile.
Il primo periodo si apre nella bolgia della Mapooro Arena, lustrato a dovere per la prima dei quarti di finale, con i tifosi di casa che alzano notevolmente i decibel del loro tifo, al fischio della palla a due. Le due squadre sembrano bloccate ai nastri di partenza, Cantù comunque meglio dell’Acea, con Aradori e Jenkins tanto efficaci quanto pragmatici ad avvio di gara.
Dalmonte riesce a rimediare al parziale di 15-8 subito dai suoi, con un time out all’ottavo minuto. Sono due triple di Jones e Szewczyk a restituire la parità all’Acea alla fine del primo periodo. Buona la prestazione per i romani, in questa prima frazione, di Trevor Mbakwe e Quinton Hosley, con due schiacciate in tap in molto eloquenti e dimostrative della loro esplosività.
Nella seconda frazione è l’universitario rookie Halil Kanacevic a salire in cattedra per l’Acea, grazie alla sua bidimensionalità ed al suo atletismo, riesce ad incidere profondamente in questa frazione di gioco, grazie ai suoi 7pts ed alla sua prestanza sotto canestro. Sacripanti è costretto a chiamare un time out per porre argine alla devastante azione del montenegrino. Rullo, Jenkins e Ragland dalla distanza dei 6.75, garantiscono un parziale di 36-32 all’intervallo lungo.
Cantù e Roma sembrano equivalersi sotto ogni punto di vista dopo i primi venti minuti. Gli unici dati statistici che si compensano nella loro difformità stanno alle voci tiri da due (Cantù 69%, Roma 45%) e rimbalzi (Cantù 15, Roma 19).
E’ il parziale di 12-20 di terza frazione in favore dell’Acea che tramortisce i brianzoli, incapaci di porre il sigillo vincente al match. Sono quattro triple ben costruite e realizzate dai forti esterni romani, a dare il là ad una prova di grande coralità della squadra del presidente Toti, alla ricerca della grande rivalsa dopo la sconfitta dello scorso anno nella finale Playoff.
Ad inizio dell’ultimo quarto Baron porta l’Acea imprevedibilmente sul +7. Leunen ed Aradori con due triple riescono a ricucire lo strappo per l’Acqua Vita Snella. Il resto è un susseguirsi di emozioni che rendono la sfida molto godibile e dai contenuti tecnici molto elevati. La sfida si risolve negli ultimi secondi con Jenkins che si prende la responsabilità dell’ultimo tentativo (fallito) di vittoria e con Baron che dalla lunetta fredda i tifosi bianco blu.
Acqua Vita Snella Cantù-Acea Roma 71-75
Parziali: 17-16; 19-16; 12-20; 23-23
Progressione: 17-16; 36-32; 48-52; 71-75
Filmato highlights da www.legabaskettv.it
Sala Stampa
Sacripanti
Abbiamo perso la prima partita e siamo uno a zero per Roma. Adesso aspettiamo quarantotto ore per mettere la palla in gioco. Nella terza frazione abbiamo realizzato pochi punti, segnando solo tre tiri su undici e sbagliando sia i tiri ben costruiti sia quelli forzati. Quello è stato il periodo decisivo perché siamo passati dal +4 al -4 e poi la gara è diventata molto equilibrata e purtroppo abbiamo avuto la peggio. L’Acea ha tirato meglio da tre punti e ci ha fatto male sul pick and pop con Szewczyk, Bobby Jones e Kanacevic. Non è facile stare fermi nove giorni e poi scendere in campo con questa tensione. Roma ha chiaramente sfruttato al meglio i suoi giocatori più esperti, soprattutto i due lunghi, con cui è riuscita a segnare molto. Noi abbiamo pagato la pressione come dimostrato sia dalla peggior percentuale al tiro da tre punti, sia da qualche libero sbagliato.
Dalmonte
Ho fatto i complimenti alla mia squadra, dicendo loro però che quello conquistato stasera è solo un punto. Nei Playoff infatti è fondamentale la capacità di resettare immediatamente, vivendo l’esperienza conclusa come qualcosa da cui imparare. In questo giorno di riposo avremo tempo per parlare ed analizzare la gara, ma credo si importante ricominciare da capo ed essere consci che la serie è lunga e tra quarantotto ore c’è una nuova sfida. Questa sera abbiamo centrato gli obiettivi della partita, concedendo poca corsa, anche se abbiamo sofferto qualche uno contro uno di troppo nel primo tempo. Probabilmente Cantù ci aggredirà in maniera asfissiante nel prossimo match: sarà quindi importante essere in grado di rispondere con un attacco più continuo ed intelligente. Mi aspetto una grande prova di maturità da parte dei miei ragazzi, perché se vogliamo crescere dobbiamo imparare ad analizzare le cose che abbiamo appreso giocando e riproporle nella prossima palla a due.
Mvp: Trevor Mbakwe, autore di un ottima prestazione coronata da una doppia doppia che regala sicurezza all’intera squadra.
Wvp: Uter e Gentile, non pervenuti.
Serafino Pascuzzi