Milano con molta più fatica del previsto stacca il biglietto per la semifinale con la vittoria in gara 5 su una Pistoia mai doma.
Partiamo dagli sconfitti. Una squadra davvero di cinque giocatori, messa in campo da Moretti in modo magistrale, soprattutto difensivamente, che si è nutrita della straordinaria vena di Wanamaker purtroppo mancata sul più bello. Una favola che merita i migliori applausi sperando che sia l’inizio di una nuova realtà sana e pulita che getta il cuore oltre l’ostacolo e solo l’altissimo sa quanto servano delle realtà pulite oggigiorno.
Passiamo ai vincenti che dimostrano ancora una volta che con i nomi e il pedigree non si va da nessuna parte, se in campo non ci si mette l’anima. Questa sera si sono alternati sul proscenio tutti quei giocatori magari anche meno blasonati che però sono degli incalcolabili portatori d’acqua. E’ la vittoria di Bruno Cerella, accantonato per tutta la serie, ma rispolverato per l’assenza di Gentile e in grado di girare la partita con la sua difesa e i suoi recuperi. E’ la vittoria di Cj Wallace, brutto, goffo, pesante, ma in grado di dare l’intensità e le deflections che hanno fatto vincere il match, senza disdegnare due tiri fondamentali nel quarto periodo.
Non si dimenticano gli apporti di un Hackett formato gara decisiva e davvero convincente per l’approccio arrembante ma efficace e un Moss chirurgico da lontano.
Pistoia apre bene la partita e vola subito 7-0 sulla tripla di Deron Washington che gela un Forum dalla grande cornice. Nella solita partenza lenta, si erge Hackett che con la sua caparbietà ricuce lo strappo prima che questo diventi critico e riesce a servire molto meglio un Samuels che riesce a convertire con efficacia delle ricezioni più profonde vicino a canestro. Wanamaker e Gibson segnano un paio di triple alla “casalinga” con l’uomo addosso e nonostante un Daniel davvero poco incisivo e un Meini palesemente inadatto a questo livello, vanno al riposo con un punto di vantaggio, tenendo l’Olimpia a soli 39 segnati.
Nel secondo tempo la difesa dell’EA7 sale di colpi, sulle note di Bruno Cerella che si incolla a Wanamaker, vola a prendere rimbalzi non suoi e recupera palloni per scatenare il contropiede. Nonostante degli arbitri che, ancora una volta, hanno un metro schizofrenico, l’EA7 comincia a mettere le mani addosso in difesa e gli sguardi a canestro degli avversari sono sempre più occupati. Hackett offensivamente continua a condurre la sua grande partita e due triple di Moss dilatano il vantaggio sino al +10 dell’ultima pausa.
Negli ultimi dieci minuti l’Olimpia continua con una più che buona intensità difensiva, scappando via definitivamente nel punteggio quando Langford segna la tripla del +16. Sembra l’allungo decisivo, ma ormai nessuno del Forum si sente più al sicuro con qualsivoglia scarto e quindi segue con attenzione gli ultimi cinque minuti della partita, nella quale Cj Wallace segna due canestri importanti, Cerella continua il suo show personale e l’Olimpia porta a casa partita e serie, raggiungendo Sassari in semifinale.
Va da sè che ora non ci si potrà accontentare di giocare con le marce basse le prime due partite casalinghe perchè la squadra più pericolosa delle rimaste e che può tranquillamente portare a casa la serie è proprio quella di Sacchetti. Coppa Italia docet.
EA7 Emporio Armani Milano-GTG Pistoia 88-78 (17-15, 22-25, 24-13, 25-25)
MVP: Bruno Cerella.I 13 punti e i 18 di valutazione non sono nulla in confronto alla tenacia e vigoria fisica che il ragazzo ha gettato sul campo. Senza i suoi recuperi e la sua forza, non so come sarebbe andata per Milano.
WVP: Deron Washington. Dopo la tripla iniziale si spegne, pasticcia in più di un’occasione ed è l’anello realizzativo che manca a Pistoia per sognare l’impresa.
Le parole dei coaches