Non ci sono sorprese nella semifinale di Barcellona. Dopo una partita equilibrata per la sua prima metà, basta qualche minuto a Team Usa per alzare il volume della difesa ed accelerare facilmente verso la finale. Anche perchè, tra l’altro, la Lituania tira malissimo da tre punti (1/11 fino a fine terzo quarto) ed in trenta minuti ha solo un canestro dal campo dalla coppia Motejunas–Valanciunas.
Eppure grazie a Pocius la squadra di Kazlauskas riesce a mettere il naso avanti fino al 5′ (10-13) ma le bombe di Irving e Thompson invertono immediatamente la rotta e piazzano l’8-0 a stelle e strisce. Darius Lavrinovic ricuce da 3, mentre sull’ultima azione dopo la stoppata subita da Pocius è Cousins il più rapido a rimbalzo ma segna solo un libero. Tra le proteste della panchina lituana che costano anche un tecnico.
Dopo il riposo si mette in proprio Kuzminskas. E’ lui l’autentico protagonista con otto punti consecutivi, ma nel frattempo Curry mette in transizione la bomba del +8 (28-20) e Thompson schiaccia in contropiede (32-22). Non manca lo spettacolo: Faried va con la virata nel cuore dell’area e affonda una bimane a difesa schierata, ma gli risponde Kuzminskas a rimbalzo con un tap-in volante a correggere l’errore di un compagno.
L’elastico si alterna tra i 6 e gli 8 punti e gli Usa, al solito, dominano a rimbalzo d’attacco mentre all’intervallo un pò a sorpresa i top scorer sono Thompson (14) e Kuzminskas (12) uscito dalla panca e reduce da poco più di due punti di media finora.
Dopo il riposo lungo la difesa americana cambia definitivamente registro e può divertirsi in contropiede. In un amen, appena 2′, il parziale è di 10-0 per il +18: 53-35. Ed il vantaggio andrà subito in cifra tonda con un Harden da 16 punti in un terzo quarto, però, stavolta ancora equilibrato a differenza della gara con la Slovenia. Il canestro di Pocius dopo 5′ è il primo dal campo dei lituani nel secondo tempo (61-39) e lancia quattro punti consecutivi di Juskevicius per uno 0-6 che riporta i verdi a -18, ma Cousins con un semigancio di pura tecnica interrompe il momentaneo digiuno offensivo.
Ancora Harden, convertendo anche un antisportivo, segna di nuovo sette punti in fila compresa una schiacciata in contropiede, azione che poco dopo consente a Rose di segnare il suo primo canestro dal campo che soprattutto vale il +30: 76-46.
L’ultimo quarto serve solo ad aggiustare le statistiche anche perchè ci sono le rispettive finali cui pensare. Motejunas si sblocca al 36′ e gli Usa approfittano per dare spettacolo. I due coach “svuotano” del tutto le loro panchine. C’è tempo per la bomba di Curry del momentaneo massimo vantaggio (94-62 al 38′) mentre Valanciunas arrotonda il tabellino soprattutto dalla lunetta (10/12).
L’ultimo canestro è una perla di Irving che gli vale anche il titolo di top-scorer.
Stati Uniti – Lituania 96-68 (21-16, 43-35, 76-49)
Stati Uniti: Curry 13, Thompson 16, Rose 4, Faried 9, Gay 3, Derozan, Irving 18, Pumplee 2, Cousins 7, Harden 16, Davis 8, Drummond. All Krzyzewski
Lituania: Pocius 10, Juskevicius 12, Kuzminskas 15, D. Lavrinovic 9, Maciulis 2, Seibutis 3, Jasaitis 2, Motejunas, K.Lavrinovic, Valanciunas 15, Vasiliauskas. All. Kazlauskas
Arbitri: Reyes, Radovic, Boultauzer
Donatello Viggiano