SASSARI – La Dinamo pur giocando una partita di alto livello tecnico e agonistico, non riesce nell’impresa di battere la corazzata Efes Istanbul. Le troppe ingenuità e una disastrosa percentuale dalla lunetta, condannano i sassaresi alla seconda sconfitta nel girone A di Eurolega. I turchi si dimostrano un roster attrezzato per tentare l’accesso alla Final Four della massima competizione europea. I sardi pagano lo scotto dell’inesperienza e dell’emozione al debutto davanti al proprio pubblico. Pubblico che ha cercato di trascinare i biancoblù verso l’impresa con una coreografia da brividi. Sassari ha dimostrato di potersi giocare le proprie chanches di approdo alle top16, ma in quest’ottica brucia ancora la sconfitta subita a Novgorod nel match di venerdì scorso.
LA PARTITA
Coach Sacchetti getta subito nella mischia Lawal e Todic per cercare di arginare la fisicità dei turchi sotto i tabelloni. L’Efes ha un ottimo impatto sul match e, approfittando di alcune disattenzioni dei biancoblù trova il primo break. A metà quarto è avanti di 10 punti (5-15). Time out obbligato per Meo Sacchetti che cerca risorse dalla panchina. Cusin trova un bruttissimo cliente in Krstic che lo costringe a spendere tre falli in pochi minuti. I turchi controllano agevolmente il ritmo del match, con Perperoglou e Balbay sugli scudi. La Dinamo paga l’emozione del debutto casalingo in Eurolega e soffre oltremisura la fisicità dei lunghi avversari. Il primo parziale si chiude sul punteggio di 16-24.
Logan e Sanders cercano di ricucire lo strappo ma non riescono nell’impresa. Gli ospiti continuano a dominare sotto canestro e con Korkmaz trovano la doppia cifra di vantaggio (21-32). Dyson prende per mano i suoi e trova il canestro dal perimetro con continuità, malgrado un doveroso time out di Ivkovic. Sassari si ritrova in scia (36-39) e il PalaSerradimigni è una bolgia. Dyson spara ancora (16 punti in 4 minuti e mezzo di gioco) per il 39-42, ma l’Efes trova lo sprint sulla sirena e va negli spogliatoi sul +7 (40-47).
Al rientro dall’intervallo lungo l’Efes ritrova a sua favore l’inerzia del match. I turchi trovano subito il +9 (44-53) costringendo Sacchetti al time out. Alcune decisioni arbitrali fanno innervosire i giocatori di casa e gli ospiti continuano ad essere maggiormente tutelati nell’area colorata. Sul 48-57, Sassari trova una improvvisa fiammata e grazie ai canestri di Sanders e Brooks piazza un parziale di 8-0 (56-57). Janning e il totem Krstic riportano tutti alla dura realtà e il quarto si chiude con un contro break di 0-6 per i turchi (56-63).
Gli ospiti nei primi due minuti si ritrovano subito con 4 falli di squadra. Sassari alza l’intensità sui due lati del campo ma non riesce a tornare in scia (61-69). La terna arbitrale si erge a protagonista con un tecnico a Sosa, dopo che Perperoglou pochi attimi prima aveva urlato in faccia all’arbitro spagnolo la sua disapprovazione per un fischio a suo carico. Ivkovic dialoga amabilmente con la terna che continua imperterrita a tenere un atteggiamento molto discutibile verso i ragazzi di Meo Sacchetti. L’Efes controlla agevolmente e a due minuti dalla sirena la partita sembra decisa (68-79). Sosa e Dyson tentano l’impresa con due triple pazzesche, l’Efes trema ma Osman e Draper dalla lunetta blindano la vittoria dei turchi. Si chiude sul 75-82 con il pubblico del PalaSerradimigni che tributa una standing ovation ai suoi beniamini.
SALA STAMPA
IVKOVIC
Sono soddisfatto di questa seconda partita del girone. Sapevamo che con una squadra come Sassari dovevamo dare il massimo e cercare di controllare il loro ritmo. Loro hanno portato in campo tanta aggressività come ci aspettavamo e hanno segnato molto in transizione. Noi siamo stati bravi a controllare il ritmo della partita giocando un basket di buon livello. Abbiamo sfruttato i 23 assist di squadra con un ottimo gioco interno. Nell’ultimo quarto si è sentita la stanchezza ma siamo riusciti a portare a casa la vittoria dopo una partita di ottimo livello. Entrambe le squadre viste in campo oggi hanno cambiato molto a livello di roster, quindi non sono ancora al meglio, ma noi oggi abbiamo meritato di vincere. Voglio sottolineare la bellissima atmosfera del Palazzetto. Si respira una energia positiva e tanta voglia di basket con un pubblico molto competente. Il basket ha bisogno di realtà come Sassari. Penso che sia ancora presto per capire se la Dinamo possa conquistare il passaggio del turno. Ci sono ancora otta partite e Sassari finora ha giocato sotto pressione.
SACCHETTI
Sono rammaricato perché pur sapendo di aver giocato contro una grande squadra, abbiamo fatto dei grandi errori in momenti cruciali della partita. Il nostro problema è che se corriamo per tutta la partita, arriviamo stanchi e a volte non riusciamo ancora a gestire al meglio alcuni momenti fondamentali. Sia chiaro che l’Efes è una squadra forte e competitiva della quale riconosciamo la superiorità, ma noi forse avremo dovuto mettere più intensità e più aggressività. Senza non possiamo sperare di vincere. Ci manca ancora quel cinismo e quella forza mentale per gestire alcuni possessi.
SANDERS
Ovviamente sono molto rammaricato per la sconfitta. Abbiamo perso qualche palla perché ancora non ci conosciamo a fondo. Dobbiamo crescere tanto come gruppo e inoltre penso che dovremo cercare di aggiungere aggressività al nostro approccio alla partita. Io, dopo lo stop precauzionale di Pistoia, sto abbastanza bene.
BANCO DI SARDEGNA SASSARI – ANADOLU EFES ISTANBUL 75-82.
Parziali: 16-24; 24-23; 16-16; 19-19.
Progressione: 16-24; 40-47; 56-63; 75-82.
Mvp: Nenad Krstic. Dilemma irrisolto per i centri biancoblù. Cusin spende subito tre falli su di lui molto ingenui. Lui continua a fare la voce grossa sotto i tabelloni aiutato da un arbitraggio molto permissivo. Chiude con 15 punti e 22 di valutazione.
Foto di Daniele Petretto
Marco Portas