L’EA7 Emporio Armani perde contro il Fenerbahce giocando una partita troppo a correnti alternate e praticamente priva di lucidità. Approccia il match in maniera troppo superficiale, rimonta nonappena mette la testa e le gambe sul campo, ma poi vive di troppi alti e bassi che fanno scappare gli avversari. Nell’ultimo periodo quando il baratro del -13 aveva quasi deciso il match ha avuto una reazione d’orgoglio e di forza che è andata a due layup solitari sbagliati dall’essere compiuta.
L’inizio di partita è choc per gli uomini di Banchi che non riescono mai ad arginare l’attacco avversario concedendo troppo comodamente un 8-9 dal campo e addirittura sei punti a Sipahi. Non c’è abnegazione e difesa nell’Olimpia che rimane aggrappata al match grazie a una tripla di Moss e a un gioco da 4 di Gentile. Quando Banchi ferma la partita con il timeout cambia la faccia della squadra che improvvisamente si mette a difendere, gioca con più armonia in attacco e punisce con un 4-5 da tre punti ogni errore avversario ribaltando l’inerzia e chiudendo avanti i primi dieci minuti.
Compiuta la rimonta arriva un’altra flessione con gli ospiti che senza produrre niente di particolarmente esaltante confezionano il parziale che li riporta avanti di sei lunghezze. Quando si siede Samuels per far posto a James si spegne completamente la luce con Vesely a fare il bello e il cattivo tempo sotto i tabelloni. L’ex Wizards inchioda una schiacciata da Top 10 NBA, ma poi è in grado anche di fare 1-6 ai liberi non ammorbidendo un drammatico 8-17 di squadra dalla linea della carità.
I padroni di casa sono confusionari, Hackett ha tre falli ed è tolto presto dalla partita mentre Ragland e Brooks producono niente o poco più.
Nel terzo quarto i turchi sembrano poter mettere le mani sul match con cinque punti di Erden e un canestro di grande talento di Goudelock, fin li benissimo marcato da Moss. Purtroppo per Banchi Alessandro Gentile non esce neanche dagli spogliatoi a causa del riacutizzarsi di un problema alla schiena e una rotazione già accorciata dalla sua assenza deve far fronte ai quattro falli prematuri di un Moss quantomai feroce in difesa.
Ragland gioca solo quattro minuti nel secondo tempo e qui arriva il momento in cui Brooks ha la carta bianca e la testa sgombra per poter giocare la sua partita e forzare qualche situazione.
Con il Fenerbahce a +13 la partita sembra finita, ma Hackett suona la carica con la sua difesa e due triple che mandano in bambola la squadra di Obradovic. Nonostante qualche occasione persa Milano si mantiene in linea di galleggiamento sino a quando Hickman, dopo tre errori grossolani, non infila la tripla del +9 sulla sirena che sembra condannare definitivamente Milano. Hackett risponde subito con la tripla, Brooks penetra come se non avesse fatto altro e incredibilmente i turchi vanno in confusione permettendo a Milano di tornare a -4.
Hackett sbaglia un clamoroso layup in solitaria per il -2 e su questo errore si spengono definitivamente le velleità milanesi perchè Bjelica è glaciale dalla lunetta, mentre Cerella un pò meno.
Finisce 74-80 per gli ospiti con tanti rammarichi per Milano che poteva vincerla con un approccio più consono e un pizzico di lucidità in più.
EA7 Emporio Armani Milano – Fenerbahce Istanbul 74-80 (23-21, 14-23, 12-18, 25-18)
Quotes:
MVP: Nemanja Bjelica. E’ il più continuo sui 40 minuti in una partita schizofrenica. E’ l’MVP più per mancanza di valide alternative che per effettivi meriti.